Sulla tracce delle Aquile Randagie

DSC_9602E anche quest’anno, dal 21 al 24 dicembre, il Clan del Rovato 1 ha intrapreso con entusiasmo una Route invernale nella splendida val Codera, luogo non solo suggestivo a livello paesaggistico, ma anche carico di storia per quanto riguarda lo scoutismo italiano. Fu proprio in quelle zone che nel periodo della dittatura fascista, quando lo scoutismo venne represso dallo Stato in favore dell’ Opera Nazionale Balilla, si svolsero le attività clandestine delle Aquile Randagie, che rappresentavano ciò che del mondo scout italiano non si arrese all’avvento del fascismo e allo scioglimento dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani, da cui deriverà l’Agesci di cui il Rovato 1 fa parte).

DSC_9672La meta è stata scelta proprio perché si voleva approfondire l’argomento e al tempo stesso riflettere sul significato della promessa che ogni scout si impegna a mantenere.
E inoltre quale luogo sarebbe stato migliore per vivere la prima cerimonia di salita dal noviziato (si chiama così il primo periodo che i nuovi arrivati in clan trascorrono), aggiungendo ai 4 membri già presenti nella più giovane branca del gruppo 4 nuovi componenti?
DSC_9663bisPer concludere queste giornate, dopo essere stati prima presso la base scout di Colico (altro punto storico per lo scoutismo Italiano), poi in Val Codera, passando dalla adiacente Valle dei Ratti, abbiamo partecipato alla S. Messa di Natale organizzata proprio dagli scout di tutta la regione, alla quale il clan ha avuto un ruolo da protagonista, chi cantando, chi leggendo e chi aiutando lo svolgere della celebrazione.
È stata un’altra esperienza straordinaria, fatta di camminate, canti, giochi, allegria, riflessione e preghiera, e continuerò ad augurare a tutti di avere il coraggio di decidere di provare queste opportunità, che non deludono mai.
Roberto Ravelli
Lemure Loquace

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