È da diversi anni che faccio il capo scout eppure mai come ora mi accorgo di quante occasioni vengono offerte ai ragazzi durante una route estiva, davvero è più di un gioco fatto tra amici durante la strada, davvero è più di una bella avventura che ti permette di uscire dalle gabbie di cemento in cui troppo spesso siamo immersi, davvero è più di un servizio sia a te stesso che al fratello che cammina al tuo fianco, ma è una stupenda parafrasi della propria vita.
La strada si sa ti mette alla prova, ti sfida ogni volta a raggiungere nuove mete, ti toglie le maschere dietro cui spesso ci nascondiamo, da l’occasione di verificare quanto siamo cresciuti, ma soprattutto da l’opportunità di capire quanto ancora possiamo e dobbiamo crescere, e già questo basterebbe a stimolare chiunque a mettere lo zaino e partire, ma la strada fatta con una comunità di persone come è quella che sperimentiamo in clan prende tutta un’altra dimensione, entra in profondità, parla al cuore e ti insegna, ovvero lascia un segno, oggi, per la tua vita futura.
E’ quello che abbiamo sperimento dal 25 giugno al 5 luglio lungo l’antica strada lauretana, un cammino che parte da Assisi e lungo i colli umbo marchigiani in 132 km giunge fino a Loreto, e al nostro passaggio lo stupore della gente per la modalità di percorrenza ….. a piedi e con tutto il necessario sulle spalle!!??
Cosa hanno lasciato questi dieci giorni in termini di cammino personale ai vari membri del clan, Alessandro, Lorenzo, Roberto, Chiara, Ezio, Gloria, Simran, Maura e Michele, solo il tempo porterà dirlo quello che è certo è che ricorderemo per molto tempo il calore di quei giorni, sia climatico, basti pensare che per il troppo caldo l’ultima tappa di 35 km l’abbiamo fatta interamente di notte, ma soprattutto umano: condividere con i fratelli la fatica della strada, il cibo cucinato sui fornellini, la gioia di piantare una tenda o di essere ospitati perché pellegrini, spezzare il pane della Parola camminando e meditando ogni giorno sul Suo lascito che è il Vangelo e soprattutto avere l’opportunità di metterlo in pratica lungo gli incontri che la strada ti offre sono cose che riempiono il cuore di quella gioia profonda che da senso al tutto.
E per riposare le stanche gambe dopo tanta fatica, la strada che da Loreto scendeva per Porto Recanati ci è sembrata una sciocchezza: un tuffo in acqua e un riposino sulla spiaggia hanno ridato le giuste energie per verificare il percorso fatto e poterci dire con tutta onestà che esperienze cosi sono un’opportunità per la vita.
Ultima nota di colore prima di imboccare la strada del ritorno è stata la visita al caratteristico borgo di Recanati e alla casa di Giacomo Leopardi, occasione per imparare facendo, o meglio imparare vedendo e ascoltando, con una curiosità e una disponibilità che mi hanno ancora una volta lasciato a boccia aperta.
Un ultimo ringraziamento va alle persone che hanno reso possibile questa route, dalla pattuglia logistica a quella di catechesi e di animazione ma anche ad alcune persone della comunità capi che non hanno esitato a sacrificare un loro week end per venire a prenderci e permetterci cosi di ritornare alle nostre case con uno zaino si vuoto di cibo ma ricco di gioia e di incontri umani profondi.
E per salutarvi come abbiamo imparato lungo il cammino marchigiano…. Tante belle cose!
Per il clan Rovato I°
Michele
Disponibile Alce Riservata