Il 26 luglio l’alta squadriglia (i ragazzi del 3° e del 4° anno) e i capi del reparto Rovato 1 sono partiti per il campo estivo con base a Pesei, una piccola azienda agricola in Val Trompia che coltiva piccoli frutti (lamponi, mirtilli, fragole, ecc.) e ne ricava marmellate (provate ed approvate!).
Durante i primi due giorni sono state montate le costruzioni più importanti: il San Giorgio (una grande tenda che funge da “magazzino”), l’alza bandiera, la kambusa, l’altare per la messa domenicale e la catechesi giornaliera, i lavandini, le docce e il bellissimo “bagno dell’esploratore” (buca con bancale forato racchiuso in magnifico telo mimetico…). Con tutto il necessario pronto il 28 luglio sono arrivati al campo anche gli esploratori e le guide del primo e secondo anno e ricomposte le squadriglie abbiamo piantato le nostre tende, di cui due su piattaforme sopraelevate (Cervi e Panda), le cucine e i tavoli di squadriglia. Ed allora si che il campo delle Meraviglie poteva iniziare!
Ed ecco arrivare Alice, una “graziosa bambina” con la voce un po’ da basso che inseguendo il Bianconiglio (con tanto di panciotto e cipollone da taschino) si era persa e non sapeva più come fare per ritrovare la strada di casa. E tra una ginnastica appena alzati, le padelle da far brillare, legna da raccogliere e il gallo Cedrone che ad orari improponibili del giorno e della notte cantava a squarciagola e che si sarebbe meritato uno scarpone, abbiamo incontrato improbabili personaggi, mangiato biscotti rimpicciolenti e bevuto bevande ingrandenti con la nostra nuova amica Alice, fino a giocare a Croquet con la Regina di Cuori, personaggio un pelo “acidulo”…
Con la testa ancora attaccata al collo nonostante il parere contrario di Sua Maestà ci siamo molto divertiti nei vari giochi e attività che abbiamo fatto, anche quando siamo stati in hike (una lunga escursione armati di carta IGM, coordinatometro e “spiritiera”, un fornellino fatto con le lattine che brucia alcool indispensabile per cuocere la pasta) sia con la squadriglia, con pernottamento nei luoghi di arrivo lontano dal campo, sia in piccoli gruppi di 2 o 3 persone. Faticosi si, ma in fondo sempre avventurosi e divertenti.
Abbiamo anche gareggiato una mattina a pranzo a quale fosse la squadriglia che meritasse il titolo di “Master chef” del campo, per la gioia dei palati dei Capi…e del Don che hanno fatto man bassa delle nostre leccornie con la scusa “Mmm non ho capito se è cotta… Aspetta che non so se il sale è sufficiente…”
Ogni giorno abbiamo scoperto anche un punto della Legge scout e abbiamo riflettuto su come questa si cali nella nostra vita quotidiana di adolescenti, ed ogni sera ognuno poteva esprimere la propria riflessione prima di fare l’ammaina bandiere e andare a nanna (e guai a farsi trovare in giro dopo il TAPS! Il Totale Assoluto Perfetto Silenzio!)
Alla fine abbiamo scoperto che questo Campo delle Meraviglie altro non era che un bel sogno e che purtroppo quando ci siamo ridestati con Alice lei è dovuta tornare dalla sorella a studiare sui noiosi libri senza figure…e noi a smontare e a tornare a casa.
Ma come sempre ci siamo portati dietro questa bella esperienza in cuoi ognuno ha scoperto qualcosa di nuovo ed ha imparato ad essere più autonomo e ad “essere pronto” per vivere al meglio la vita Scout.
Giovanni Parzani
Scoiattolo Schietto