27-29 Dicembre 2017 –
Anche quest’anno il clan del Rovato 1 ha concluso l’avventura della route invernale.
Dopo il viaggio in treno e poi in pullman fino a Borgo di Terzo (BG), sotto la pioggia che, di solito spaventa ogni avventuriero, inizia il cammino verso la meta di Ranzanico. Per sconfiggere la pioggia e la fatica qualche canzone e chiacchierata sono il giusto rimendio e il bel panorama che ci ha accompagnati sulle rive del lago d’Endine hanno allietato la stanchezza.
Arrivati a destinazione il primo pensiero è stato quello del pranzo dove a coppie, come sempre, abbiamo cucinato ciò che prevedeva il proprio “sofisticato” menù.
La cosa più importante poi è stato asciugare tutto ciò che avevamo addosso e nello zaino entro il giorno seguente: camminare bagnati non è certo una gioia.
In ogni clan che si rispetti non può mancare la catechesi, momento di riflessione e preghiera, che in questa è stata particolarmente interessante: il tema affrontato nei diversi giorni è tato l’analisi di se stessi e la capacità di conoscersi per apprezzarsi al meglio. Non mancano poi ovviamente momenti di gioco ,risate e chiacchere prima di una sana dormita.
Il giorno seguente di nuovo lo zaino in spalla, pronti per tornare sulla strada: destinazione Lovere.
E’ proprio vero che durante la strada si scopre la bontà del prossimo: verso le due dopo qualche ora di cammino è sopraggiunta la fame ma non avevamo acqua per cucinare; una signora ci ha accolti con un gran sorriso e ci ha dato ciò di cui avevamo bisogno, senza chiedere nulla in cambio se non qualche chiacchiera.
Arrivati a Lovere abbiamo passato una piacevole serata, partecipando ad un nostro “scouts’ got talent” dove abbiamo mostrato ad una piccola giuria i nostri più bizzarri talenti.
La mattina seguente abbiamo avuto il piacere di visitare la chiesa di Lovere, aperta soltanto per noi, sotto la guida di Don Alessandro che ce ne ha raccontato la storia. Finita la visita abbiamo preso i mezzi e siamo tornati dalle nostre famiglie.
Prima di ogni route c’è sempre un grande punto di domanda nella testa: non si sa quanta fatica si farà, come sarà il clima nel clan, ma alla fine c’è sempre un grande punto esclamativo, una conferma.
Quest’anno la strada è stata serena, l’umore era sempre alto, ci sono sempre stati sorrisi per il prossimo nonostante la fatica. La strada ti porta a conoscere te stesso, superare i propri limiti e a imparare a convivere al meglio con gli altri passando momenti che non si dimenticano facilmente.
Canguro Spiritoso
PS: qualche foto della route CLICCANDO QUI.