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In queste ultime settimane mi sono spesso sentita rivolgere la domanda: cosa si fa a scout? Beh, possiamo dircelo, alcune azioni sono semplici da spiegare: si gioca, si costruisce, si cammina. La verità però è che a scout si fa molto di più. Certo, giochiamo, ma nei nostri giochi è contenuta l’essenza dell’essere umano. Impariamo a rispettare le regole e a capirne l’importanza, impariamo a leggere ciò che contiene lo sguardo di ogni fratello e a condividere ciò che serbiamo nel cuore. Quando ci ritroviamo impariamo a stare insieme, a costruire sì opere interessanti tipo tavoli, ponti, carrucole, ma ancor di più costruiamo relazioni, amicizie, famiglia. In strada si impara ad andare al passo del più lento e a portare lo zaino (inteso in tanti sensi) e a condividerlo con ogni compagno di strada. Questo senso di famiglia e di condivisione lo abbiamo vissuto in modo eclatante nella nostra uscita dei passaggi, avvenuta in questo week end, dove ognuno di noi ha sperimentato sulla propria pelle cosa significa “far parte della grande famiglia degli scout”. Tra costruzioni, accoglienze, sorrisi e qualche lacrima, abbiamo vissuto un week end all’insegna dei cambiamenti. Si parte quindi per un nuovo anno con un sacco di belle novità e consapevoli del fatto che “non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento”. Abbiamo accolto numerosi ragazzi in ogni unità, qualcuno è anche arrivato dall’esterno e la cosa che ha accumunato tutti è stato quello sguardo carico di speranza e desiderio di mettersi in gioco che preannuncia il punto di partenza ideale per intraprendere un nuovo cammino.
È stato meraviglioso vedere i sorrisi di tutti noi e anche qualche lacrima di emozione. Tutto ciò ricorda quanto diceva il nostro fondatore Baden Powell: “Ricordatevi che il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. Così vogliamo iniziare il nostro anno e questo è il nostro augurio verso tutti: cercate di capire cosa vi rende davvero felici e andate al cuore delle cose!
Grazie a tutti i capi che si sono spesi nel servizio (anche a quelli che ci hanno salutato), grazie a Baloo che oltre ad essere un gran capo è per noi un Maestro, grazie ai genitori che ci concedono fiducia, grazie a chiunque ci abbia supportato, ma soprattutto grazie ai veri protagonisti di questo cammino: i ragazzi, sia nuovi che più rodati!
Buon inizio a tutti!
Buon Volo, Buona Caccia, Buon Sentiero e Buona Strada a tutti!
Quokka socievole
Quando? Domenica 24 Aprile 2022 dalle ore 11:00
Dove? A Rovato, presso l’Oratorio San Giovanni Bosco (Via Sant’Orsola n. 10)
Per chi? Aperto a tutti! Dai 12 anni in su! Porta chi vuoi a provare questo sport!
L’iscrizione sarà di squadra, ogni squadra deve essere formata da 7/8 persone più il portiere, il costo è di 20€ per squadra (nella quota è compresa una pastasciutta per pranzo!).
Per l’iscrizione è necessario fornire il nome, il cognome e l’età di ogni partecipante ed eventuali allergie scrivendo un messaggio WhatsApp ai seguenti numeri:
3495286547 (Maura) – – 3382275189 (Andrea) – – 3317469556 (Sara)
Per partecipare al torneo è necessario il Green Pass.
La fine del torneo e l’ora delle premiazioni dipenderanno dal numero di squadre che si iscriveranno. L’orario di conclusione verrà comunicata qualche giorno prima del torneo.
Il roverino è un anello di corda di diametro 30 cm circa ed è la “palla” di questo sport.
Lo scopo del gioco è quello di lanciare il roverino infilandolo nel manico di scopa retto dal portiere, situato in un cerchio di corda in fondo al campo.
Il portiere può uscire dall’area solo con un piede.
Un giocatore con in mano il roverino può fare al massimo 3 passi più il piede perno per passare il roverino.
Il roverino non può essere passato di mano, ma solo lanciato.
Il roverino non può essere strappato di mano ma solo intercettato o raccolto.
Se il roverino cade all’esterno del campo, è della squadra avversaria rispetto a chi lo ha fatto cadere, se cade all’interno è di chi lo prende per primo.
Quando due giocatori prendono il roverino contemporaneamente si fa la contesa.
Nella contesa l’arbitro lancia in aria il roverino e questo è del primo dei due che lo prende. Dopo la contesa prima di tirare al portiere bisogna fare un passaggio.
La partita dura circa 20 minuti.
Anche noi, ragazzi del reparto Andromeda, siamo riusciti a partire dopo due anni quasi interminabili per un campo invernale, svoltosi dal 27 al 30 dicembre 2021 presso la località di Barzesto di Schilpario in provincia di Bergamo.
Una volta raggiunta la casa e una volta sistemati i nostri zaini nelle stanze, abbiamo iniziato il campo il cui tema trattava della vita di un semplice uomo siciliano, Peppino Impastato che, sebbene fosse figlio di un mafioso, ha dato tutto sé stesso per protestare e per esortare le persone a combattere contro la criminalità organizzata, in questo caso, contro la mafia. Abbiamo affrontato quest’importante argomento grazie alle numerose e divertenti attività organizzate con cura dall’alta squadriglia le quali avevano la finalità di presentarci e farci scoprire la rivoluzione attuata da Peppino e la sua vita. Tra queste, le nostre preferite sono state quella di dover organizzare un programma radio come faceva Peppino; quella che, basata sulla bellezza, ci ha trasformati in artisti i quali hanno dovuto ritrarre un membro del reparto e quella di dover scrivere sulle maschere che ognuno di noi indossava, le nostre impressioni circa tutti i membri del reparto.
Sono state apprezzate da tutti le attività del fuoco di bivacco e in particolare quella dell’ultima sera durante la quale, dopo aver raccontato la storia della madre e del fratello di Peppino che hanno deciso di lottare per ottenere giustizia in seguito al suo assassinio giustificato come un suicidio, abbiamo fatto un salto nel tempo indossando vestiti anni 70’ e ci siamo scatenati al ritmo della musica ribelle di quell’epoca.
Ci sono stati anche molti momenti simbolici e di riflessione durante il campo come la catechesi; le promesse che hanno permesso a molti ragazzi di entrare a far parte della grande famiglia degli scout; la veglia che si è tenuta la prima notte e il Consiglio della Legge, durate il quale ognuno di noi ha potuto parlare della sua esperienza al campo.
Abbiamo avuto diverse occasioni per metterci in gioco, per esempio con lo svolgimento dei servizi per mezzo dei quali abbiamo aiutato anche i cambusieri che con la loro disponibilità non ci hanno mai fatto mancare niente; condividendo i propri pensieri durante i momenti di riflessione e impegnandoci durante ogni tipo di attività.
Con molta tristezza è arrivata anche la fine del campo e quindi, dopo aver sistemato con dedizione la casa, siamo tornati a Rovato dove ci siamo dati appuntamento per un’altra delle nostre meravigliose avventure.
Noi crediamo che questo campo sia servito a tutti esploratori e tutte le guide per rafforzare i legami all’interno delle squadriglie e all’interno del gruppo e ciò si può confermare anche con la testimonianza della nostra Giulia:
“Mi è piaciuta la casa a Schilpario.
Mi piacciono i ragazzi e le ragazze perché sono simpatici e divertenti.
Mi sono divertita tantissimo a fare il gioco delle coppie, cioè, per scherzo, formavo delle nuove coppie.
Abbiamo giocato, scherzato, chiacchierato, ma anche parlato e riflettuto su Peppino Impastato, che ha lottato contro la mafia, ma che poi venne assassinato dai mafiosi. Abbiamo parlato anche della sua mamma Felicia che ha combattuto con coraggio per avere giustizia.
I capi sono stati eccezionali e ci hanno fatto stare benissimo.
È stata proprio una bella esperienza.”
Giulia
Sq. Panda 2021-2022
Ecco QUI alcune foto del campo!