ROUTE INVERNALE, 21-24 dicembre 2021

non è strada di chi parte e chi già vuol arrivare,
non la strada dei sicuri, dei sicuri di riuscire,
non è fatta per chi è fermo, per chi non vuol cambiare,
è la strada di chi parte ed arriva per partire!

La sera di martedì 21 dicembre, il Clan si è ritrovato all’oratorio di Rovato, pronto a cominciare la Route invernale, nuova esperienza per la maggior parte di noi: dopo una veloce cena da noi preparata, siamo andati a dormire presto, con l’entusiasmo e la paura che precedono ogni nuova partenza, la quale sarebbe avvenuta all’alba del giorno seguente.

Infatti alle 06.58 di mercoledì 22 eravamo sul treno, diretti a Brescia, per poi recarci, sempre in treno, a Sale Marasino, il vero inizio del nostro percorso: la tappa del giorno prevedeva l’arrivo alla base scout di Piazzole, a Gussago. Sin dall’inizio il cammino ci ha messi alla prova: il freddo e la fatica rallentavano il procedere del gruppo. Siamo arrivati a Santa Maria del Giogo, circa la metà della strada di quel giorno, nel pomeriggio inoltrato, quando il sole ormai stava tramontando. La seconda metà del percorso è stata difficile per tutti: il buio ci scoraggiava e ci abbatteva, mentre la strada sembrava non finire più. Quando la sera siamo arrivati a Piazzole per tutti è stato un immenso sollievo; la consapevolezza della nostra stanchezza ci ha però portati a decidere di modificare lievemente il nostro itinerario.

Il giorno seguente è andato meglio: abbiamo proceduto senza troppi intoppi e siamo arrivati a Provaglio verso sera, dove, con un buon thè caldo, abbiamo trascorso gli ultimi istanti di questa giornata cantando e condividendo le nostre riflessioni.

Infine, il giorno successivo, siamo tornati a Rovato, dove, dopo il Punto della Strada, si è conclusa la nostra Route. Alcuni di noi hanno poi proseguito la giornata, recandosi in Val Codera per vivere la Santa Messa di Natale (un ringraziamento va ai capi, per averci proposto questa esperienza).

Per ciascuno di noi è stata un’esperienza molto dura e faticosa, ricca di imprevisti e cambi di programma. Questo ci ha però portati a riflettere sulle nostre difficoltà e ci ha fatto prendere consapevolezza dei nostri limiti, che sono diventati punti di partenza per crescere e migliorare. La fatica ci ha permesso di capire che non sempre possiamo affrontare da soli gli ostacoli che si trovano sul nostro cammino: abbiamo compreso l’importanza del chiedere aiuto e dell’ascoltarsi in modo reciproco; vogliamo dunque esprimere la nostra riconoscenza verso tutti quelli che si sono messi a nostra disposizione, perché senza il loro aiuto non saremmo riusciti a concludere la nostra Route. Inoltre è stata un’esperienza molto importante per noi, in quanto ci ha portati a scegliere il nuovo nome del nostro Clan – ossia Clan Fahrenheit – e l’argomento del Capitolo di quest’anno.

Non possiamo in conclusione non ringraziare Don Michele, che ci ha accompagnati in questa Route, spronandoci sempre ad andare avanti e ascoltandoci sempre nei momenti di sconforto.

YES, WE CLAN!

Formica Determinata

A Cevo con le Cocci!

E rieccoci qua a raccontare un nuovo campo invernale! Dopo una lunga e non voluta pausa il Cerchio del Volo Felice ha riempito i propri zaini, indossato uniformi e scarponi ed è partito per Cevo dove, accompagnato dalla Famiglia Scoiattoli, ha vissuto quattro giorni di avventura e scoperta assieme.

E così abbiamo imparato, seguendo Cocci nel suo viaggio attraverso il Bosco, che vivere e giocare assieme è molto meglio che restarsene da soli credendo di possedere tutto, come aveva urlato la Civetta poco tempo prima di partire. Non è con l’individualismo e l’accumulo di cose che si raggiunge la felicità, ma attraverso la condivisione ed il mettersi al servizio dell’altro.

E qui, assieme ad i nostri amici Scoiattoli, abbiamo ascoltato la storia della Grande Quercia, che ha preferito rinunciare alla propria felicità pur di dare aiuto e riparo alle creature del Bosco che versavano in grave pericolo. Un gesto grande, che non è rimasto privo di conseguenze: infatti, seppure la Quercia ha dovuto rinunciare a molto, ha guadagnato la gratitudine e la cura di tutti gli animali che aveva soccorso.

I giochi sono stati molti e data la posizione un po’ isolata, una sera abbiamo potuto uscire ed osservare un magnifico cielo stellato. Ci siamo allora ricordati la bellezza del Creato – come anche San Francesco, patrono di Coccinelle e Lupetti, ha cantato nella sua vita – e la necessità di sollevare lo sguardo da noi stessi per vedere la meraviglia che ci circonda, anche – e soprattutto – nel fratellino e nella sorellina che ci stanno accanto.

Il campo è stata anche l’occasione per vivere l’importante momento delle Promesse, in cui le nuove Cocci hanno pronunciato il proprio “Eccomi!” a voce alta avanti a tutto il Cerchio, impegnandosi a fare il proprio meglio per migliorare e per aiutare tutti coloro che incontreranno la nostra strada.

Ma l’avventura continua, anche se abbiamo lasciato la casa della Famiglia Scoiattoli: il volo di Cocci attraverso il Bosco verso la Montagna non si ferma e nuove avventure ed incontri si delineano davanti a lei. Volete sapere quali? Allora venite a volare con noi non appena riprenderanno le attività!

Buon Volo!!!

Le Coccinelle Anziane

Le foto del campo le trovi CLICCANDO QUI

A caccia con Kaa ad Esino Lario!

Finalmente, dopo due anni, quest’anno abbiamo potuto vivere l’esperienza del campo invernale, che si è svolto, dal 27 al 30 dicembre, nella lontana ed isolata Esino Lario, in provincia di Lecco.

Raggiunta la casa scout di Esino Lario, sistemati gli zaini nelle camere e aiutato a scaricare le macchine di vecchi lupi e cambusieri, i lupetti si sono subito preparati per andare alla ricerca di Mowgli che era stato rapito dal Bandar-log, il popolo delle scimmie.

Le attività di questo campo sono state numerose e tutte molto diverse tra loro: i lupetti si sono divertiti a sfidare le Bandar-log che, collaborando tra loro, ma grazie anche all’aiuto di Kaa, sono riusciti alla fine a sconfiggere, riportando Mowgli sano e salvo nella giungla. Tante sono state anche le attività manuali, la preferita, a mio avviso, visto l’entusiasmo dei lupetti nel realizzarla, è stata quella di realizzare il plastico delle tane fredde, le tane delle Bandar-log.

Mowgli ci ha aiutato a capire quanto sia importante rispettare ed osservare la legge della giungla, ma soprattutto che è proprio vero che “la forza del Branco in ciascun Lupo sta, del Lupo la forza nel Branco sarà”. 

Il campo è stato occasione per i lupetti, ma anche per noi vecchi lupi, per conoscersi meglio e cercare di ricreare quel clima di branco fatto di gioia e condivisione, che in questi ormai due anni di pandemia è venuto un po’ a mancare.

Durante il campo abbiamo anche accolto i fratellini e le sorelline che  hanno deciso di fare la promessa, entrando a far parte ufficialmente del Branco della Luna Rossa.

Come sempre accade, anche questo è stato un campo ricco di emozioni; da vecchio lupo non nego che la voglia di partire e vivere nuovamente l’esperienza del campo invernale era tanta, ma sicuramente i due anni di pausa ci hanno messo a dura prova nel realizzare e portare a termine questa esperienza. A campo concluso, posso dire però che tutte le paure e le fatiche sono state certamente ripagate dai sorrisi nascosti sotto le mascherine dei nostri lupetti.

Purtroppo anche le cose belle giungono al termine, e così siamo dovuti tornare alle nostre case, ma con uno zaino sicuramente pieno di nuovi ricordi ed emozioni che porteremo sempre con noi.

Buona Caccia!

Bagheera

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Campetto estivo di Branco 2021: Finalmente insieme!

Dopo quasi due anni di assenza a causa della pandemia, il Branco dei Lupi della Luna Rossa è tornato finalmente a vivere l’esperienza del campo estivo! Anche se in versione ridotta, distanziata con mascherine e con un vago e persistente odore di disinfettante di sottofondo, da venerdì 16 a domenica 18 luglio il Branco ha riscoperto i canti, i giochi, le tradizioni e vissuto le emozioni che – da sempre – caratterizzano un campo scout. Certamente un buon auspicio perché la ripresa delle attività a settembre ci trovi pieni di entusiasmo e pronti ad iniziare un nuovo e – speriamo – completo anno scout!

Da Vecchio Lupo non nascondo l’emozione di essere tornato a vivere nuovamente alcuni giorni gomito a gomito con i nostri Lupi, giornate all’insegna della fratellanza, della gioia, della spensieratezza e, anche, dell’avventura.

Come il nostro Mowgli – nel racconto che abbiamo ascoltato, assieme attorno alla Rupe – ha dovuto impegnarsi per scongiurare il grave pericolo che incombeva sulla Giungla (rappresentato dai temibili Dhole), così anche noi abbiamo riscoperto cosa voglia dire essere Branco, metterci spalla a spalla per superare le avversità, tornare ad incontrarci e riconoscerci fratelli e sorelle sotto un’unica Legge, una Legge fatta di altruismo e impegno, fatta di persone e non di vuote parole ripetute per abitudine. Certamente non senza difficoltà, sempre con attenzione alle regole ed alla “distanza”, combattendo contro due anni di assenze, solitudini e paure.

Ma è proprio grazie al vivere assieme, al condividere le esperienze, al curarci gli uni degli altri facendo il Nostro Meglio che possiamo dire di aver veramente compresso che “la forza del Branco in ciascun Lupo sta, del Lupo la forza nel Branco sarà!”. E questo perché le difficoltà che oggi viviamo assieme ci aiutano e spronano ad essere sempre migliori.

Ed allora Buona Caccia a tutti noi che rispettiamo la Legge del Branco!

Bagheera

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