
APERICLAN 16 LUGLIO 2022
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Quando? Domenica 24 Aprile 2022 dalle ore 11:00
Dove? A Rovato, presso l’Oratorio San Giovanni Bosco (Via Sant’Orsola n. 10)
Per chi? Aperto a tutti! Dai 12 anni in su! Porta chi vuoi a provare questo sport!
L’iscrizione sarà di squadra, ogni squadra deve essere formata da 7/8 persone più il portiere, il costo è di 20€ per squadra (nella quota è compresa una pastasciutta per pranzo!).
Per l’iscrizione è necessario fornire il nome, il cognome e l’età di ogni partecipante ed eventuali allergie scrivendo un messaggio WhatsApp ai seguenti numeri:
3495286547 (Maura) – – 3382275189 (Andrea) – – 3317469556 (Sara)
Per partecipare al torneo è necessario il Green Pass.
La fine del torneo e l’ora delle premiazioni dipenderanno dal numero di squadre che si iscriveranno. L’orario di conclusione verrà comunicata qualche giorno prima del torneo.
Il roverino è un anello di corda di diametro 30 cm circa ed è la “palla” di questo sport.
Lo scopo del gioco è quello di lanciare il roverino infilandolo nel manico di scopa retto dal portiere, situato in un cerchio di corda in fondo al campo.
Il portiere può uscire dall’area solo con un piede.
Un giocatore con in mano il roverino può fare al massimo 3 passi più il piede perno per passare il roverino.
Il roverino non può essere passato di mano, ma solo lanciato.
Il roverino non può essere strappato di mano ma solo intercettato o raccolto.
Se il roverino cade all’esterno del campo, è della squadra avversaria rispetto a chi lo ha fatto cadere, se cade all’interno è di chi lo prende per primo.
Quando due giocatori prendono il roverino contemporaneamente si fa la contesa.
Nella contesa l’arbitro lancia in aria il roverino e questo è del primo dei due che lo prende. Dopo la contesa prima di tirare al portiere bisogna fare un passaggio.
La partita dura circa 20 minuti.
non è strada di chi parte e chi già vuol arrivare,
non la strada dei sicuri, dei sicuri di riuscire,
non è fatta per chi è fermo, per chi non vuol cambiare,
è la strada di chi parte ed arriva per partire!
La sera di martedì 21 dicembre, il Clan si è ritrovato all’oratorio di Rovato, pronto a cominciare la Route invernale, nuova esperienza per la maggior parte di noi: dopo una veloce cena da noi preparata, siamo andati a dormire presto, con l’entusiasmo e la paura che precedono ogni nuova partenza, la quale sarebbe avvenuta all’alba del giorno seguente.
Infatti alle 06.58 di mercoledì 22 eravamo sul treno, diretti a Brescia, per poi recarci, sempre in treno, a Sale Marasino, il vero inizio del nostro percorso: la tappa del giorno prevedeva l’arrivo alla base scout di Piazzole, a Gussago. Sin dall’inizio il cammino ci ha messi alla prova: il freddo e la fatica rallentavano il procedere del gruppo. Siamo arrivati a Santa Maria del Giogo, circa la metà della strada di quel giorno, nel pomeriggio inoltrato, quando il sole ormai stava tramontando. La seconda metà del percorso è stata difficile per tutti: il buio ci scoraggiava e ci abbatteva, mentre la strada sembrava non finire più. Quando la sera siamo arrivati a Piazzole per tutti è stato un immenso sollievo; la consapevolezza della nostra stanchezza ci ha però portati a decidere di modificare lievemente il nostro itinerario.
Il giorno seguente è andato meglio: abbiamo proceduto senza troppi intoppi e siamo arrivati a Provaglio verso sera, dove, con un buon thè caldo, abbiamo trascorso gli ultimi istanti di questa giornata cantando e condividendo le nostre riflessioni.
Infine, il giorno successivo, siamo tornati a Rovato, dove, dopo il Punto della Strada, si è conclusa la nostra Route. Alcuni di noi hanno poi proseguito la giornata, recandosi in Val Codera per vivere la Santa Messa di Natale (un ringraziamento va ai capi, per averci proposto questa esperienza).
Per ciascuno di noi è stata un’esperienza molto dura e faticosa, ricca di imprevisti e cambi di programma. Questo ci ha però portati a riflettere sulle nostre difficoltà e ci ha fatto prendere consapevolezza dei nostri limiti, che sono diventati punti di partenza per crescere e migliorare. La fatica ci ha permesso di capire che non sempre possiamo affrontare da soli gli ostacoli che si trovano sul nostro cammino: abbiamo compreso l’importanza del chiedere aiuto e dell’ascoltarsi in modo reciproco; vogliamo dunque esprimere la nostra riconoscenza verso tutti quelli che si sono messi a nostra disposizione, perché senza il loro aiuto non saremmo riusciti a concludere la nostra Route. Inoltre è stata un’esperienza molto importante per noi, in quanto ci ha portati a scegliere il nuovo nome del nostro Clan – ossia Clan Fahrenheit – e l’argomento del Capitolo di quest’anno.
Non possiamo in conclusione non ringraziare Don Michele, che ci ha accompagnati in questa Route, spronandoci sempre ad andare avanti e ascoltandoci sempre nei momenti di sconforto.
YES, WE CLAN!
Formica Determinata
Anche noi, ragazzi del reparto Andromeda, siamo riusciti a partire dopo due anni quasi interminabili per un campo invernale, svoltosi dal 27 al 30 dicembre 2021 presso la località di Barzesto di Schilpario in provincia di Bergamo.
Una volta raggiunta la casa e una volta sistemati i nostri zaini nelle stanze, abbiamo iniziato il campo il cui tema trattava della vita di un semplice uomo siciliano, Peppino Impastato che, sebbene fosse figlio di un mafioso, ha dato tutto sé stesso per protestare e per esortare le persone a combattere contro la criminalità organizzata, in questo caso, contro la mafia. Abbiamo affrontato quest’importante argomento grazie alle numerose e divertenti attività organizzate con cura dall’alta squadriglia le quali avevano la finalità di presentarci e farci scoprire la rivoluzione attuata da Peppino e la sua vita. Tra queste, le nostre preferite sono state quella di dover organizzare un programma radio come faceva Peppino; quella che, basata sulla bellezza, ci ha trasformati in artisti i quali hanno dovuto ritrarre un membro del reparto e quella di dover scrivere sulle maschere che ognuno di noi indossava, le nostre impressioni circa tutti i membri del reparto.
Sono state apprezzate da tutti le attività del fuoco di bivacco e in particolare quella dell’ultima sera durante la quale, dopo aver raccontato la storia della madre e del fratello di Peppino che hanno deciso di lottare per ottenere giustizia in seguito al suo assassinio giustificato come un suicidio, abbiamo fatto un salto nel tempo indossando vestiti anni 70’ e ci siamo scatenati al ritmo della musica ribelle di quell’epoca.
Ci sono stati anche molti momenti simbolici e di riflessione durante il campo come la catechesi; le promesse che hanno permesso a molti ragazzi di entrare a far parte della grande famiglia degli scout; la veglia che si è tenuta la prima notte e il Consiglio della Legge, durate il quale ognuno di noi ha potuto parlare della sua esperienza al campo.
Abbiamo avuto diverse occasioni per metterci in gioco, per esempio con lo svolgimento dei servizi per mezzo dei quali abbiamo aiutato anche i cambusieri che con la loro disponibilità non ci hanno mai fatto mancare niente; condividendo i propri pensieri durante i momenti di riflessione e impegnandoci durante ogni tipo di attività.
Con molta tristezza è arrivata anche la fine del campo e quindi, dopo aver sistemato con dedizione la casa, siamo tornati a Rovato dove ci siamo dati appuntamento per un’altra delle nostre meravigliose avventure.
Noi crediamo che questo campo sia servito a tutti esploratori e tutte le guide per rafforzare i legami all’interno delle squadriglie e all’interno del gruppo e ciò si può confermare anche con la testimonianza della nostra Giulia:
“Mi è piaciuta la casa a Schilpario.
Mi piacciono i ragazzi e le ragazze perché sono simpatici e divertenti.
Mi sono divertita tantissimo a fare il gioco delle coppie, cioè, per scherzo, formavo delle nuove coppie.
Abbiamo giocato, scherzato, chiacchierato, ma anche parlato e riflettuto su Peppino Impastato, che ha lottato contro la mafia, ma che poi venne assassinato dai mafiosi. Abbiamo parlato anche della sua mamma Felicia che ha combattuto con coraggio per avere giustizia.
I capi sono stati eccezionali e ci hanno fatto stare benissimo.
È stata proprio una bella esperienza.”
Giulia
Sq. Panda 2021-2022
Ecco QUI alcune foto del campo!