Una carta, un ingresso e un partente. Uscita Capi e Clan, Montisola.

IMG_0658Il 16 Marzo 2019 è stata una giornata calda, precursore di una primavera che sembra già arrivata da un po’ e terra di mezzo tra giubbini da metter via e nuove idee da partorire per le tante attività che faremo all’aria aperta.

Il Clan è in cammino, carico di tende e cibo, ed è appena sceso dal battello nel piccolo  molo di Peschiera Maraglio, con la cartina orientata verso Cure, la meta di un giorno importante che aprirà le danze non solo ad una calda primavera ma anche ad una nuova progressione di vita, coinvolgendo un rover partente, lo stesso clan e la Comunità Capi, che noi affettuosamente chiamiamo sempre Co.Ca.

La prima rampa di sentiero verso la meta è faticosa, ripida, e ci carica di affanno e di silenzi mentre il panorama cambia rapidamente tra arbusti che iniziano a fiorire e i riflessi del sole sul lago d’Iseo.
Delfino Determinato ci implora di parlare, non ama le pause troppo lunghe, e allora i discorsi calano sull’importanza sì di comunicare ma di ritrovare anche il valore del silenzio, in quella filosofica interpretazione del ritrovarci ogni tanto anche di fronte a noi stessi per ri-scoprirci nella nostra vera essenza.

IMG_0693La sig.ra Miralba ed il marito ci accolgono sul calar della sera, e ci indicano il prato dove monteremo il nostro piccolo campo, ed in poco tempo ci ritroviamo attorno il fuoco di bivacco, nell’attesa che giungano i restanti capi partiti dopo di noi da Rovato.

Il nostro essere autenticamente scout comincia subito dopo cena, con i canti tradizionali che ci aprono una meravigliosa presentazione della Carta di Clan da parte dei ragazzi del Clan, la volontà scritta in un documento su cui hanno deciso di crescere i Rover e le Scolte del Rovato 1, dimostrando così il loro impegno di cammino in favore della comunità, del servizio, della fede e della strada.
Il momento si è era poi reso propizio anche per il nuovo ingresso nella Co.Ca. di Federico, cui con profondo senso di accoglienza è stato omaggiato dei colori del nostro gruppo attraverso la consegna del fazzolettone.

IMG_0695Anche Pavone Minuzioso (Alessandro) ha preparato e steso la nuova Carta di Clan, e questo sarà il suo ultimo contributo per loro.
Domani mattina all’alba partirà, congedandosi da un intenso cammino di roverismo  per intraprenderne un altro, più adulto e responsabile, nella comunità capi.

Tutto il clan è con Alessandro, e tutta la notte alimenta il fuoco di bivacco in una veglia di vicinanza spirituale al fratello più grande che a breve andrà.

Il sole sta per sorgere, le tende sono un po’ umide di condensa dei nostri respiri e tutti adesso siamo in silenzio intorno al fuoco di bivacco.
Ale ci ringrazia, recupera tutti i nostri pensieri della notte e se ne va. Oggi comincerà un nuovo giorno.

Buona strada.

(Emanuele)

(Alcune immagini dell’uscita cliccando qui)

…”Non è strada di chi parte
e già vuole arrivare
non la strada dei sicuri
dei sicuri di riuscire
non è fatta per chi è fermo
per chi non vuol cambiare
E’ la strada di chi parte
ed arriva per partire.”…
(“E’ di nuovo Route” – Canto scout)

Giornata del Pensiero 2019

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25 Gennaio 2019
Giornata del Pensiero 2019

Estratto dal messaggio di Capo Guida e Capo Scout

Il tema della “Giornata del Pensiero” di quest’anno è la leadership. E’ una parola che noi usiamo poco. Usiamo più spesso la parola “capo”: capo sestiglia, capo squadriglia, capo reparto, capo fuoco, capo Gruppo… a tutti noi può succedere di diventare un giorno un capo, un leader.
Quali sono le sue caratteristiche, che cosa deve sapere fare?

Nello scautismo e nel guidismo, un leader è chi si pone in atteggiamento di ascolto, sa prendersi responsabilità, si interessa agli altri, è in grado di generare legami positivi tra le persone e sa creare un bel clima nel Gruppo, perché ciascuno si senta apprezzato e valorizzato e perché, tutti insieme, si raggiunga l’obiettivo scelto.

Gesù ci ha insegnato che “chi vuol essere il primo, si faccia il servo di tutti” e di se stesso ha detto: “io sono in mezzo a voi come colui che serve”. E’ nel servizio, nell’aiutare gli altri in ogni circostanza che possiamo esprimere al meglio la nostra leadership: essere attenti a un fratellino o a una sorellina che non riesce a giocare, fare in modo che nell’impresa ogni guida e ogni esploratore abbia il proprio ruolo e il proprio compito, aiutare i propri amici rover e scolte nella scelta degli impegni nel proprio punto della strada.

Testo integrale su: https://www.agesci.it/2019/02/20/messaggio-della-capo-guida-e-del-capo-scout-ditalia/

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“Essere capi è la chiave del successo: ma le doti del capo sono difficili da definire e i capi difficili da trovare. Ho spesso dichiarato che «ogni sciocco può essere un comandante ed un uomo addestrato può spesso divenire un istruttore; ma un capo è un po’ come un poeta; capi si nasce, non si diventa».
Si può dire, comunque, che vi sono quattro punti essenziali da ricercare in un capo:
1) deve avere una fede ed una fiducia sconfinata nella giustezza della sua causa;
2) deve possedere una personalità energica e allegra ed avere simpatia ed amichevole comprensione per i suoi seguaci;
3) deve aver quella fiducia in se stesso che deriva dalla propria conoscenza del mestiere;
4) deve mettere in pratica per primo ciò che predica.
In sintesi telegrafica, le doti essenziali del capo possono essere riassunte in «cameratismo e competenza».”
(The Scouter, novembre 1936) B.P.

Campo invernale Lupi 2018 – Val Dorizzo

img_8862Anche quest’anno è giunta l’ora di partire per le mitiche vacanze di Branco che si sono svolte nei giorni 27-28-29-30 dicembre nell’innevata Val Dorizzo.

Dopo esserci sistemati nella casa, sentito il richiamo di Baloo e Baghera i Lupetti si sono preparati per partire alla ricerca di Mowgli che era stato rapito dal Popolo delle Scimmie, le Bandar-log. Le attività  sono state numerose: i Lupetti hanno realizzato gli abitanti della giungla con la pasta sale; costruito delle code di scimmia; creato dei segnalibri a forma di Kaa, il serpente; deciso gli urli di sestiglia e si sono sfidati in diversi giochi. Alla fine, anche grazie all’aiuto di Kaa, i Lupetti sono riusciti a sconfiggere le Bandar-log e a recuperare Mowgli.

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Un campo pieno di emozioni… allegria e gioia sono state nostre compagne e inoltre abbiamo assistito all’entrata nel Branco di nuovi fratellini. Con Mowgli abbiamo imparato il valore del rispetto e dell’osservare la legge della giungla e diverse parole maestre utili per quando ci troviamo in difficoltà. È importante che ognuno dia il suo meglio infatti “del branco la forza in ciascun lupo sta,  del lupo la forza nel branco sarà.”

Ogni cosa bella poi, una volta iniziata, giunge al termine… ma per lasciar spazio a nuove avventure!!

Buona Caccia

Chil

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VIAGGIO ALLA CORTE DI RE FERGUS – Branca E/G, Pieve di Ledro

whatsapp image 2019-01-19 at 12.50.44“Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così. Il nostro destino vive in noi, bisogna avere soltanto il coraggio di vederlo”.

C’era una volta, in un oratorio molto lontano, un reparto molto coraggioso che, armato di zaini, ha deciso di intraprendere il viaggio verso la reggia di re Fergus per conquistare la mano della bella Merida. L’avventura è cominciata il 27/12/2018 quando i cavalieri sono partiti alla volta di Pieve di Ledro, qui sono stati accolti da quattro lord: Dunbroch, MacGuffin, Macintosh e Dingwall. Dopo aver difeso con onore lo stendardo della famiglia, accompagnato da feroci motti, i prodi ragazzi hanno gareggiato per ottenere la mano della bella Merida con sfide sempre più ardue.

whatsapp image 2019-01-19 at 12.50.06 4Infatti hanno dovuto affrontare la prova con la strega che ha donato alla principessa un modo per “poter cambiare il suo destino”, per poi affrontare il terribile Mor’Du e capire infine che “riparare lo strappo dall’orgoglio causato” sarebbe stata la soluzione che avrebbe restituito la forma alla madre di Merida. I prodi ragazzi hanno avuto anche l’opportunità di ammirare delle bellissime trincee a Bezzecca, imbiancate di neve ed occasione per svolgere un’attività sulla Legge Scout. L’avventura è giunta al termine quando i ragazzi si sono ricongiunti alle famiglie e si sono salutati con un grande banchetto.

whatsapp image 2019-01-19 at 12.51.35Durante il campo abbiamo potuto assistere con gioia alle promesse di moltissimi ragazzi del primo anno: Emma, Elena, Andrea, Andrea, Nicola, Filippo, Flavio, Paolo, Antonio, Alessio e Cristian. Inoltre durante la veglia abbiamo potuto consultare un astrolabio e ciò è stato molto affascinante. È stata un’esperienza magnifica che porteremo sicuramente nei nostri ricordi: non sono mancati i sorrisi, le risate e lo spirito di gruppo. Faremo tesoro di tutte le bellissime esperienze che abbiamo condiviso insieme. Buona caccia a tutti!!!!!!!!!

Formica determinata

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Il volo sull’asteroide B612 – Campo inv. Coccinelle 2018- Eno di Vobarno

img_0339E’ arrivato il momento di raggiungere il Piccolo Principe e il 27 dicembre quindi siamo partiti alla volta di Eno di Vobarno, un piccolo paese in mezzo alle montagne della Val Sabbia che ci ha regalato dei panorami mozzafiato,

Una volta arrivati alla nostra destinazione, ovvero la “Casa vacanze A.Liberini”, ci siamo sistemati nella camerata ed abbiamo aspettato la chiamata dell’aviatore che aveva in serbo per noi molti giochi ed attività per riuscire ad arrivare dal Piccolo Principe che ci stava aspettando.

Nel pomeriggio le Coccinelle si sono ingegnate per costruire un vero e proprio aereo come quello dell’aviatore per poter raggiungere il Piccolo Principe sul suo asteroide, l’asteroide B612.

La prima serata è stata animata da alcuni amici di passaggio, il Noviziato del Brescia 7 che ci ha permesso di vivere concretamente cosa significa accogliere i fratelli scout e fare parte di questa grande famiglia, indipendentemente dal colore del fazzolettone; durante questa serata ci siamo divertiti assistendo alle scenette preparate dalle diverse sestiglie che si sono impegnate al massimo per farci divertire e devo dire che la missione è riuscita benissimo.
La mattina seguente abbiamo purtroppo dovuto salutare i nostri amici, che proseguivano il loro cammino, ma il divertimento non se ne è andato con loro, è rimasto con noi a Eno.
img_0390Ed è così che tra serate divertenti, attività manuali, pasti parecchio abbondanti, momenti di catechesi e giochi, tra i quali, il preferito è stato quello che le Coccinelle hanno definito “gioco dell’appostamento”, è passato anche questo campo invernale ed il Piccolo Principe ha finalmente trovato tanti nuovi amici che porterà sempre nel cuore. Oltre al Piccolo Principe e all’aviatore, abbiamo incontrato naturalmente anche altri amici come la rosa e la volpe, che ci ha insegnato che
l’essenziale è invisibile agli occhi e che quindi ci sono cose, come l’amicizia, che non si possono vedere né toccare, ma vanno sentite col cuore.

Durante questo campo, il nostro Cerchio ha anche accolto cinque nuove Coccinelle: Alice, Jacopo, Pietro, Edoardo e Davide, che hanno deciso di fare la promessa ed entrare a far parte definitivamente della famiglia degli scout.

Per concludere, penso che questo campo invernale, come ogni campo, abbia lasciato qualcosa ad ognuno di noi che porteremo sempre nel cuore.

Buon volo,

(Sibilla)

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