“E’ lotta dura ma…”

Anche quest’ann2015-04-02 16.21.02o per il Clan del Rovato 1 la Settimana Santa e la Pasqua di Cristo sono state la cornice della Route di Pasqua, alla riscoperta di alcuni famosi sentieri bresciani. Pochi di noi avevano già percorso la famosa Via Valeriana, lungo il Lago d’Iseo, che cerca di ripercorrere da Pilzone a Pisogne il tracciato romano/medioevale che percorreva la Valle Camonica. Sempre costeggiando il nostro Lago d’Iseo, il percorso, attraverso vecchi borghi, strettoie costruite nella roccia e antichi casolari, ci ha trasportato in un’epoca passata che però ha lasciato il suo segno. Con entusiasmo e un po’ di fatica siamo giunti a Zone nella sera di giovedì, dove abbiamo partecipato alla Messa e trascorso la notte. La tappa successiva, la più impegnativa, è stata quella del Monte Guglielmo (1957 mt), che già molti di noi conoscevano. La sorpresa è stata trovare, nonostante fosse primavera, molta neve, che ha reso più difficoltosa la discesa, ma anche più divertente.  IMG-20150405-WA0006   IMG-20150405-WA0008 Nella fatica siamo riusciti a conoscerci e a migliorarci, aiutando e aspettando chiunque rimanesse indietro, e “sorridendo e cantando anche nelle difficoltà”. Arrivando con soddisfazione (e non poche lamentele) al monumento del Redentore, dove abbiamo potuto commemorare la morte di Cristo, il paesaggio e la vista mozzafiato hanno ripagato ogni fatica. Per concludere la route, l’ultima tappa è stato il Rifugio Val Trompia, situato sul pendio del Monte Guglielmo, dove abbiamo trascorso la notte in tenda, nonostante il freddo e la neve, per poi ritornare a Rovato ed assistere alla Veglia Pasquale. Questa route si è rivelata fondamentale per la crescita di ognuno di noi, creando un clima di gioia e condivisione nel nostro Clan, regalandoci risate e molti momenti indimenticabili: non sono mancati i canti, le discussioni, le riflessioni e i giochi, sempre accompagnati da tanta voglia di scherzare e scoprire. Ci aspetta altra strada da percorrere insieme, sperando di affrontarla sempre con lo stesso entusiasmo di questa route!

Gloria Caldinelli Delfino DeterminatoIMG-20150405-WA0005

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LA VERITA’ ILLUMINA LA GIUSTIZIA

IMG-20150407-WA0004 (2)Questo è lo slogan per la XX della Giornata della Memoria organizzata da Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie che quest’anno si è tenuta il 21 marzo a Bologna, poiché “Bologna – ha dichiarato Don Luigi Ciotti – è una città che ha pagato prezzi immensi”. La giornata della Memoria e dell’impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafia, oltre 900 nomi di cittadini, poliziotti, magistrati, giornalisti che non hanno fatto altro che tentare di fare giustizia. Accanto ai nomi delle vittime di mafia saranno ricordati anche i nomi delle vittime del 2 agosto e della strage di Ustica e quello di Marco Biagi. Anche loro aspettano ancora Verità e Giustizia.

L’AGESCI , che fa parte delle associazioni fondatrici di Libera, ha partecipato a questa giornata organizzando anche un prologo nella serata del 20 marzo per riflettere sul percorso che abbiamo intrapreso e per provare a comprendere il concetto di “giustizia” nella nostra quotidianità, con la partecipazione anche del grande Edoardo Martinelli che è riuscito a parlare di temi molto importanti con ironia e una piacevole ilarità.IMG-20150407-WA0001 (2)

Nella mattina del 21 marzo ha avuto inizio il corteo che è terminato in piazza Due Agosto a Bologna, dove sono stati letti i nomi delle vittime delle mafie e Don Luigi Ciotti ha terminato con un discorso diretto e toccante concludendo dicendo “La Memoria ci sfida tutti all’impegno, non basta commuoversi. Bisogna muoversi!”

Anche il gruppo scout Rovato 1 ha partecipato insieme alle altre duecento mila persone, delle quali milleduecento e più scout rappresentanti 18 regioni italiane, al corteo della Giornata della Memoria, uniti ancora una volta sulla strada che richiede coraggio, unità, costanza, verità e giustizia. Noi siamo convinti che insieme di può fare molto, che “La verità illumina la giustizia”.

E voi da che parte state?

Chiara Pasquali
Libellula SolareIMG-20150407-WA0007 (2)

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Sulla tracce delle Aquile Randagie

DSC_9602E anche quest’anno, dal 21 al 24 dicembre, il Clan del Rovato 1 ha intrapreso con entusiasmo una Route invernale nella splendida val Codera, luogo non solo suggestivo a livello paesaggistico, ma anche carico di storia per quanto riguarda lo scoutismo italiano. Fu proprio in quelle zone che nel periodo della dittatura fascista, quando lo scoutismo venne represso dallo Stato in favore dell’ Opera Nazionale Balilla, si svolsero le attività clandestine delle Aquile Randagie, che rappresentavano ciò che del mondo scout italiano non si arrese all’avvento del fascismo e allo scioglimento dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani, da cui deriverà l’Agesci di cui il Rovato 1 fa parte).

DSC_9672La meta è stata scelta proprio perché si voleva approfondire l’argomento e al tempo stesso riflettere sul significato della promessa che ogni scout si impegna a mantenere.
E inoltre quale luogo sarebbe stato migliore per vivere la prima cerimonia di salita dal noviziato (si chiama così il primo periodo che i nuovi arrivati in clan trascorrono), aggiungendo ai 4 membri già presenti nella più giovane branca del gruppo 4 nuovi componenti?
DSC_9663bisPer concludere queste giornate, dopo essere stati prima presso la base scout di Colico (altro punto storico per lo scoutismo Italiano), poi in Val Codera, passando dalla adiacente Valle dei Ratti, abbiamo partecipato alla S. Messa di Natale organizzata proprio dagli scout di tutta la regione, alla quale il clan ha avuto un ruolo da protagonista, chi cantando, chi leggendo e chi aiutando lo svolgere della celebrazione.
È stata un’altra esperienza straordinaria, fatta di camminate, canti, giochi, allegria, riflessione e preghiera, e continuerò ad augurare a tutti di avere il coraggio di decidere di provare queste opportunità, che non deludono mai.
Roberto Ravelli
Lemure Loquace

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